martedì 18 novembre 2014

"Non più confusione" di Ramesh S. Balkesar

Un libro che mostra una prospettiva diversa da molte di quelle illustrate in questo blog. Pertanto viene presentato con piacere.
 
Dalla seconda di copertina:

"La causa fondamentale di quasi tutte le relazioni “insoddisfacenti” si riassume in qualcosa che l’altro ha fatto o non fatto, quindi ha origine nella ‘presunzione’ di essere noi - o gli altri - gli autori delle azioni. Una relazione potrà essere serena solo nella totale accettazione delle parole del Buddha: “Gli avvenimenti accadono, le azioni vengono compiute, ma non esiste un’entità individuale che agisce”.
Ramesh spiega come funziona l’ego e quanto deleteri siano gli inutili sensi di colpa dovuti ai condizionamenti. Compresi i suoi concetti di non dualismo, si può vivere costantemente sereni, in armonia e in pace con noi stessi e con gli altri.
L’ego deve convincersi che la sua “esistenza” è solo divina ipnosi e che la nozione di libero arbitrio o di volizione poggia sulla programmazione dell’organismo corpo-mente (geni + condizionamento ambientale) sulla quale esso non ha alcun controllo."

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Dalla prefazione di Sandra Heber Percy:
"Bombay 23 Giugno 2003: con il batticuore entrai in ritardo nella stanza dell'appartamento di Ramesh, dove c'era solo una persona che stava dicendo: "Sono pronto a morire e a rubare pur di raggiungere l'illuminazione. Spiegami se è possibile ottenerla e che cosa si deve fare. Tu che cosa hai fatto per raggiungerla?" Ramesh alzò lo sguardo e mi sentii come passata ai raggi X, poi sorrise e rispose all'interlocutore con una domanda: "Chi è che cerca l'illuminazione e che cosa cerca?" Il giovane rimase perplesso e, agitandosi sulla sedia, con enfasi specificò: " Io sono il ricercatore e voglio sperimentare Dio, ma nonostante ore e ore di meditazione non sono arrivato a niente, in nove anni di pratiche yogiche". Ramesh rimase calmo e come se la confusione del giovane lo divertisse, controbattè: "Quell'io che vuole raggiungere l'illuminazione è solo l'ego, che non sa che desidera essere ghigliottinato, che non accetta di non poter fare niente e di non essere lui ad agire. Il colmo dei colmi è che non c'è niente da raggiungere. La comprensione ultima sta nell'accettare totalmente che non esiste altro che la Coscienza che gioca e fa quello che vuole, quando vuole. Tutto avviene per sua volontà e, al tuo ego, non resta altro che accettare di essere impotente come un eunuco" Anche se obbliga il corpo a rimanere tre ore seduto ogni mattina a meditare, l'ego non può fare avvenire niente. L'unica cosa che ottiene è di calmare la mente e di insegnare al corpo a non agitarsi troppo. L'ego. frustrato dal fatto di non avere trovato soddisfazione nella vita vissuta fino a quel momento, ha solo spostato le sue aspettative in un campo nuovo e si è convinto di poter sperimentare la beatitudine, seguendo delle pratiche spirituali. Ma la verità è che a sperimentare gioia, beatitudine o dolore è sempre l'ego e quando, per volontà di Dio, si arriva alla comprensione dello scherzo che Dio ci ha fatto, l'ego scompare e non esistono beatitudini trascendentali da poter sperimentare, solo un senso di pace profonda".